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PLUMCAKE AL PROFUMO DI ARANCIA E ZENZERO (variante di una ricetta di Iginio Massari)

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Come corre veloce il tempo! Tempo denso, ultimamente. Ci sono stati viaggi, ancora incontri, momenti difficili, tanto pensare, scelte da prendere, giornate allegre, l'inizio di tante cose,... sono pronta? Non ne sono poi così sicura ... ma non posso saperlo se non ci provo. Quindi... fermo i pensieri... "pronti via!"

E visto che da settimane non faccio capolino tra queste pagine ho deciso di tornare con un dolce che potesse farmi sicuramente perdonare della prolungata assenza. Perchè è un dolce semplice e veloce da fare. Perchè il risultato sarà un plumcake dal profumo inebriante di arancia e zenzero, morbido e gustoso mangiato da solo, splendido se gustato a colazione con l'immancabile tazza di latte o the o caffè. Un dolce da rifare ancora e ancora!
Ma non poteva che essere così, visto che la ricetta originale (al limone) è del maestro Massari.


PLUMCAKE AL PROFUMO DI ARANCIA E ZENZERO

dosi per uno stampo da plumcake da 28 cm x 10 cm circa
in rosso tra parentesi riporto la ricetta originale, tratta da "Non solo zucchero Vol.1" di Iginio Massari

Ingredienti
      200 g burro morbido
      200 g zucchero a velo (225)
      165 g uova (175)
      90 g latte (75)
      200 g farina bianca 00
      70 g fecola
      6 g lievito
      30 g scorza di arancia candita (7.5 g buccia limone)
      5-10 g zenzero fresco (non presente nella versione originale)
      1.5 g sale
      6 g miele (non presente nella versione originale)
Procedimento
- Montare in planetaria il burro con il sale e lo zucchero fino ad ottenere un composto bianco e spumoso.
- Mescolare assieme uova e latte
- Setacciare le polveri (farina, fecola, lievito)
- Unire a filo alla montata le uova ed il latte, alternandoli alle polveri, amalgamando delicatamente.
- Frullare finemente la scorza di arancia e grattugiare lo zenzero.
- Unire al resto dell'impasto.
- Versare nello stampo imburrato e fare un taglio longitudinale con un coltello immerso nel burro sciolto (aiuta a formare una bella cupola con spaccatura centrale)
- Cuocere in forno preriscaldato a 180 °C per 45-50 minuti.

Eccola, una fetta morbida e profumata, buona, da capogiro!
e poi... "pronti via!"
 Eleonora

BRIOCHE MOUSSELINE...ROSE DI MELA

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Primi giorni di temperature autunnali...ed io inizio a sentire freddo!!! Soprattutto negli ambienti chiusi, ufficio, casa, che in questo periodo sono meno confortevoli che stare all'aperto ... soprattutto se fuori c'è un tiepido sole che a mezzogiorno riesce ancora a scaldarmi e a non farmi desiderare il giubbetto.
Quest'anno poi, avendo fatto un viaggio a metà settembre, mi era sembrato di prolungare l'estate, di aver goduto di bel sole e tempo libero per un tempo maggiore (beh...in effetti è stato proprio così). Ed ora mi sento quasi stupita nell'accorgermi di avere freddo, di dover mettere il maglioncino, di desiderare calde tazze di the tra le mie mani dopo qualche ora che sto ferma a lavorare al pc. L'estate è finita????? Già...è ottobre inoltrato.

E allora via con buonissimi dolci d'autunno, dal sapore ricco e dalla texture morbida. E allora via con l'uso delle mele, frutto versatile che io adoro mettere nelle mie torte. La proposta di oggi è una morbida brioche al burro, vista qui da Isabelle, e che io ho voluto personalizzare formandola a mo' di torta di rose e inserendo sottili fettine di mela tra le spirali di impasto. Il risultato finale è delizioso! Ogni rosa diventa una minibrioche dalle diverse consistenze: la pasta morbida, le mele umide, la crosticina friabile e dolce.
Naturalmente, è possibile fare una formatura più semplice, come ha fatto Isabelle: palline di impasto inserite in uno stampo da plumcake per ottenere un fantastico panbrioche da gustare a fette la mattina a colazione.




BRIOCHE MOUSSELINE ROSE DI MELA

dosi per due stampi diametro 20 cm

I miei tempi/ organizzazione lavoro
- h 19: rinfresco del lievito madre
- h 23: impasto (20-30''), riposo a temp. ambiente (1 ora)
- h 24: maturazione in frigo (8 ore)
- h 7: lievitazione (6-10 ore)
- h 15: formatura (15'), lievitazione in stampo (3/4 ore)
- h 19: cottura (30'-35'), raffreddamento

Note
- I tempi di lievitazione sono indicativi, dipendono dal proprio lievito e dalla temperatura dell'ambiente (ideale sarebbe far lievitare a 25-26°C)
- Con lievito di birra: sostituire i 90 g di lievito madre con 4-5 g di lievito di birra fresco, 60 g di farina, 30 g di acqua e preparare un lievitino un paio di ore prima e poi procedere come da ricetta, oppure impasto diretto con 10 g di lievito di birra fresco e aggungere 60 g di farina e 30 g di acqua alle dosi in ricetta.

Ingredienti
       90 g lievito madre
       340 g farina 00
       210 g uova
       70 g zucchero
       5 g sale
       10 g miele
       180 g burro
       facoltativo: 4-5 mele e zucchero
Procedimento
- In una ciotola o in planetaria, iniziare a impastare: lievito madre spezzettato, uova, farina, zucchero, sale
- Quando la massa si presenta soda e liscia (dopo una decina di minuti) iniziare ad inserire il burro morbido a piccole dosi; attendere che una parte venga assorbita prima di aggiungere il resto
- Poichè l'impasto è abbastanza consistente, farà inizialmente fatica ad assorbire il burro; aiutarlo fermando ogni tanto l'impastatrice e ribaltando manualmente con una spatola
- Dopo 10-15 minuti inserire il miele
- Arrotondare e mettere in una ciotola coperta da pellicola
- Far riposare un'ora a temperatura ambiente e poi in frigo per 8/12 ore
- Tirare fuori dal frigo e lasciare lievitare fino al raddoppio
- Mettere poi sul piano infarinato e passare alla formatura
- Dividere l'impasto a metà se si desidera fare due brioche da 20 cm
- Dividere ogni metà in porzioni da 55-60 g e stendere ognuna in una lunga striscia (foto 1)
- Disporre su ogni striscia fette di mela tagliate sottili sottili e cospargere con zucchero a piacere (foto 2)
- Arrotolare stretto (foto 3)
- Posare all'interno dello stampo foderato di carta forno (io l'avevo imburrato e infarinato ma lo zucchero che si scioglie e caramella rende difficoltosa la sformatura) lasciando un po' di spazio vuoto tra le rose (foto 4)
- Coprire con pellicola per alimenti e far lievitare fino al raddoppio
- Spennellare leggermente di burro e cospargere di abbondante zucchero
- Cuocere in forno caldo a 180°C per circa 30-35', fino a leggera doratura (foto 6)

Con questa ricetta partecipo a Panissimo#43, la raccolta di lievitati dolci e salati ideata da Sandra di Sono io, Sandra e Barbara, Bread & Companatico, questo mese ospitata Elisabetta del blog Cakes&co


Oggi per salutarvi vi porgo una rosa profumatissima!
Eleonora

BABKA AL FARRO, CON CIOCCOLATO, NOCCIOLE, ARANCIA

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Dolcemente l'autunno sta scivolando verso le sue giornate più fresche, verso cieli a volte plumbei a volte pieni di sfolgorante luce, verso piogge impalpabili e violenti nubifragi, verso pallido sole che si fa desiderare e amare ancor di più ...
Accolgo sorridendo queste giornate dall'aspetto apparentemente malinconico. Mi piace apprezzare i cambiamenti di luce e colore che uno stesso luogo subisce a seconda del momento in cui lo guardo. Mi piace avvolgermi nel giubbotto per ripararmi la mattina e la sera e mi piace toglierlo e sedermi al sole, prendendolo in faccia, all'ora di pranzo. Mi piace il profumo di foglie bagnate. Mi piacce come si accende il loro arancione nei giorni sereni. Mi piace la doccia bollente fatta la sera per scaldarmi. E una zuppa per cena.
Amo la bella stagione ... ma quest'anno ho l'animo pronto ad accogliere tutto. Quest'anno amo anche l'autunno!

E poi...mi piacciono i dolci che l'autunno mi porta a fare. Nonostante io abbia continuato imperterrita a cuocere anche in estate, è adesso che mi gusto appieno torte da forno e lievitati. Quello di oggi ha una morbidezza e un sapore eccezionali!
Proposto per questo mese da Re-cake 2.0 , ricetta originale di Sigrid, qui oggi l'ho personalizzato: uso di lievito madre (ma riporto anche le dosi con lievito di birra), farina di farro nell'impasto, ripieno al cioccolato arricchito di nocciole, arancia candita homemade, uno sciroppo che profuma di arancia, tante gustose scorzette candite sulla superficie.
Una brioche soffice che tiene avvolti al suo interno i sapori dell'autunno...il profumo che sprigiona quando si taglia la prima fetta è irresistibile.

BABKA AL FARRO, CON CIOCCOLATO, NOCCIOLE, ARANCIA

dosi per due brioche lunghe 22 cm; ricetta originale da Re-cake in rosso tra parentesi

I miei tempi/ organizzazione lavoro
- girono 1: due rinfreschi del lievito madre
- giorno 1, sera: impasto e riposo a temperatura ambiente
- notte: riposo in frigo
- giorno due, mattina: preparazione ripieno, formatura e lievitazione
- giorno 2, pomeriggio: cottura
Usando il lievito di birra come da ricetta originale, i tempi di lievitazione saranno ridotti.

Impasto


Ingredienti
      450 g farina (200 g manitoba + 250 g farro) (530 g farina 00)
      150 g burro morbido
      100 g zucchero
      155 g uova (n.3 medie)
      120 g lievito madre (12 g lievito di birra fresco)
      1 limone
      80 g acqua (120)
      4 g sale (mia aggiunta)
Procedimento
- Rinfrescare il lievito madre due volte
- Quando sarà raddoppiato di volume, partire con l'impasto
- Spezzettare il lievito madre nella ciotola dell'impastatrice e scioglierlo nell'acqua
- Aggiungere farina, zucchero, uova e impastare una decina di minuti fino ad avere una massa legata
- Aggiungere la buccia di limone grattugiata e il burro in piccole porzioni
- Lavorare con una decina di minuti circa, finchè l'impasto avrà assorbito totalmente il burro e sarà liscio e legato
- Coprire con pellicola e lasciar lievitare per 1 ora e mezza a temperatura ambiente
- Mettere poi a maturare 8/10 ore nel frigorifero
- Prima di tirare fuori l'impasto del frigo, preparare il ripieno (ricetta sotto)
- Mettere poi l'impasto sul tavolo leggermente infarinato
- Dividerlo a metà e stendere ogni parte in un rettangolo di circa 30x40cm
- Spalmarlo con metà della crema di cioccolato, cospargere con 1 cucchiaio di zucchero e metà delle nocciole e arancia candita
- Arrotolare stretto sul lato più lungo
- Con un movimento della lama dall'alto verso il basso, tagliare il rotolo in due longitudinalmente
- Intrecciare le due metà e disporre la treccia ottenuta in uno stampo da plumcake da 22x8cm (foderata con della carta forno)
- Ripetere tutto ciò con l’altra metà dell’impasto
- Lasciar lievitare a temperatura ambiente (meglio sui 25-26°C) fino al raddoppio (a me sono servite 7 ore)
- Infornare a 190°C, per 30-40 minuti, o fino a quando uno stecchino uscirà asciutto
- Nel frattempo preparare lo sciroppo con cui imbibire la brioche (ricetta sotto)
- Spennellare di sciroppo le trecce ancora calde, dentro al loro stampo
- Posare a piacere filetti di scorza d'arancia per decorazione
- Sformare le brioche una volta raffreddate

Ripieno al cioccolato, nocciole, arancia candita

Ingredienti
      130 g cioccolato fondente
      120 g burro
      70 g nocciole (100)
      30 g arancia candita (non presenti)
      50 g zucchero a velo
      30 g cacao amaro
      2 cucchiai di zucchero semolato
Procedimento
- Spezzare il cioccolato in pezzi abbastanza piccoli
- Far sciogliere il burro con il cioccolato a bagnomaria e amalgamare i due ingredienti
- Aggiungere lo zucchero a velo e il cacao setacciati
- Mescolare bene il tutto e tenere al fresco per 10 minuti
- Tritare grossolanamente le nocciole e tagliare a piccoli cubetti l'arancia candita

Sciroppo di finitura

Ingredienti
40 g sciroppo di canditura delle arance (miele)
20 g acqua
a piacere: scorze di arancia candite per decorare
Procedimento
- Scaldare leggermente lo sciroppo dei canditi e l'acqua, poi utilizzare
- Tagliare a filetti le scorze di arancia candite per la decorazione

Sequenza fotografica del procedimento
Vedere qui le foto della ricetta originale di Sigrid


Con questa ricetta partecipo a Re-cake #18!

Inoltre regalo la ricetta a Panissimo#43, la raccolta di lievitati dolci e salati ideata da Sandra di Sono io, Sandra e Barbara, Bread & Companatico, questo mese ospitata Elisabetta del blog Cakes&co


Io mi sono persa dentro a spirali di cioccolato che profumavano di arancia ed ho incontrato sulla via gustose nocciole...
Vi invito a fare altrettanto!
Eleonora

CIAMBELLINE DOLCI (con esuberi di lievito madre)

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Un mese senza nuovi post...forse non era ancora mai successo da Eleideediele!
Non sono finite le idee, assolutamente. Ma occorre dare una priorità alle cose da fare e ho dovuto rallentare con l'attività sul blog. Quindi quella di oggi sarà una ricettina in linea con il periodo: veloce e semplice da realizzare, perfetta per preparare dei dolcetti da portare via con noi se stiamo fuori casa o da sgranocchiare senza troppi sensi di colpa durante la giornata o da tuffare nel latte bollente la mattina vista la loro buona consistenza. E...se avete un periodo come il mio in cui proprio manca il tempo per panificare, se il vostro lievito madre soffre di solitudine e rischia di deperire in frigo...queste ciambelline saranno la sua salvezza!
Questa è la versione dolce dei taralli integrali che avevo già presentato l'anno scorso. Provatele entrambe perchè sono irresistibili.

CIAMBELLINE DOLCI (con esuberi di lievito madre)

dosi per circa 20 ciambelline da 15/20 g l'una

Ingredienti
      150 lievito madre (od esuberi di qualche giorno)
      150 g farina
      40 g acqua
      2 g sale
      80 g zucchero semolato
      50 g olio extravergine di oliva
      4 g cacao amaro
      a piacere, zucchero semolato per la superficie
Procedimento
- Spezzettare il lievito madre e lavorarlo con l'acqua fino a renderlo cremoso
- Aggiungere tutti gli altri ingredienti tranne il cacao e lavorare finché la massa è soda e liscia
- Dividere in due ed ad una porzione aggiungere il cacao e lavorare ancora finché appare di colore omogeneo
- Avvolgere nella pellicola per alimenti e far riposare in frigo 30-60 minuti
- Sul piano leggermente infarinato, rotolare ognuno degli impasti a formare un salsicciotto
- Con una spatola di metallo dividere in 20/25 porzioni (totali)
- Formare le ciambelline:
      da ogni pezzetto ricavare un cordoncino lungo 20cm (foto1)
      piegarlo a metà (foto 2)
      attorcigliare su se stesso (foto 3)
      chiudere ad anello unendo le estremità (foto 4)
- Oppure formare a piacere: treccine, anelli semplici, bastoncini, treccine bicolori...
- Passare nello zucchero per coprirle
- Posare sulla teglia coperta da carta forno; cuocere subito oppure, volendo un prodotto leggermente più arioso, lasciar lievitare coperto da pellicola per circa un'ora.
- Cuocere a 170-180°C per circa 20 minuti, o comunque finché dorati e croccanti
- Far raffreddare e conservare ben chiusi

Sequenza fotografica


Con questa ricetta partecipo a Panissimo#45, la raccolta di lievitati dolci e salati ideata da Sandra di Sono io, Sandra, e Barbara, di Bread & Companatico, questo mese ospitata da me Sono io, Sandra

 

...e via di corsa per una nuova giornata, con una ciambellina tra i denti ed un sorriso per tutto ciò che succederà!!!
buon weekend.
Eleonora

PANETTONE GLASSATO (in un giorno)

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Quest'anno sembrava impossibile riuscire a portare sulla tavola di Natale il panettone fatto da me, era così difficile riuscire ad incastrarne la preparazione tra gli impegni e le scadenze che avevo... e più mi affannavo e un po' anche arrabbiavo e più questo traguardo sembrava diventare meno raggiungibile.
Ma a volte la resa, l'accettazione degli eventi, è proprio quella che ci permette di metterci nello stato d'animo giusto...per poi riuscire a trovare una soluzione ai nostri piccoli e grandi problemi. In questo caso, ho messo da parte l'impresa panettone fino a pochi giorni prima di Natale e poi ho scelto di fare una ricetta a lievitazione mista, realizzabile in un giorno solo. Fonte iniziale è stata la ricetta di Paoletta (qui sul suo blog)...poi abbastanza stravolta da me nelle dosi (meno acqua, più burro, più tuorli) per ottenere una bella pasta morbida, alveolata, profumata, gustosa...
Con grande soddisfazione, mia e di chi lo ha mangiato... Ecco qui il mio panettone!

PANETTONE GLASSATO a lievitazione mista

dosi per 2 kg

I miei tempi/ organizzazione lavoro
- giorno prima: due rinfreschi del lievito madre; preparazione glassa
- mattina h.7: terzo rinfresco
- h.11: primo impasto
- h. 12: lievitazione (3/5 ore)
- h. 16: secondo impasto e pirlature
- h. 17.30: lievitazione (3/4 ore)
- h. 21: cottura

Primo impasto

Ingredienti
       220 g lievito madre rinfrescato e maturo
       190 g acqua
       8 g lievito di birra fresco    
       400 g farina forte (manitoba, W350 circa)
       170 g tuorli
       100 g zucchero
       170 g burro
Procedimento
- Preparare gli ingredienti già pesati e usarli freddi di frigo, a parte il burro che dovrà essere morbido. Mescolare tuorli e zucchero assieme (così mi trovo facilitata nell'inserimento).
- Montare la foglia della planetaria ed idratare il LM spezzettato nell’acqua.
- Aggiungere tanta farina quanta ne occorre a legare la massa (l’impasto dovrà avere la consistenza di una crema densa).
- Inserire circa metà della crema di tuorli e zucchero e subito dopo circa metà della farina rimasta.
- Lavorare l'impasto finchè appare incordato, abbastanza raccolto attorno al gancio.
- Aggiugere il resto dei tuorli e zucchero e a seguire il resto della farina.
- Lavorare finchè incordato.
- Aggiungere il burro morbido (ma non in pomata) a piccoli pezzi, in tre porzioni.
- Fermare l’impastatrice e ribaltare l’impasto nella ciotola dopo ogni porzione di burro inserita.
- Ad assorbimento avvenuto, montare il gancio ed impastare per pochi minuti, ribaltando l’impasto 1 volta.
- Arrotondare la massa, sigillare con pellicola e porre a 25° fino a che triplica il volume (3-4 ore). Per controllare la triplicazione del volume, io ho usato un piccolo contenitore graduato dove ho inserito una pallina di impasto.
- preparare l'uvetta per il secondo impasto: ammollare in acqua per circa mezz'ora e poi farla scolare
Note
Non eccedere con i tempi di impastamento, la massa non dovrà risultare lucida.
Iniziare la lavorazione usando ingredienti freddi di frigo aiuta a non far salire oltre i 24/25°C la temperatura dell'impasto, cosa fondamentale per non perdere l'incordatura.

Secondo impasto

Ingredienti
       primo impasto
       30 g acqua
       100 g farina forte
       80 g tuorli
       80 g zucchero
       8 g sale
       80 g burro
       20 g miele
       10 g estratto di vaniglia
       200 g scorze arancia candita a cubetti
       200 g uvetta
Procedimento
- Preparare gli ingredienti già pesati e usarli freddi di frigo, a parte il burro che dovrà essere morbido. Mescolare tuorli e zucchero assieme.
- Avviare la macchina con la foglia a bassa velocità, fino a serrare l’incordatura del primo impasto.
- Unire l’acqua e subito dopo la farina occorrente perché l’impasto riprenda elasticità (un cucchiaio circa); aumentare leggermente la velocità.
- Con la massa bene in corda, iniziare ad inserire crema di uova e farina con le stesse modalità dell’impasto precedente, avendo cura di attendere l'incordatura prima diinserire una nuova dose.
- Aggiungere il sale sciolto nell’ultima parte di uova.
- Aggiungere a filo il miele e l'estratto di vaniglia.
- Inserire il burro a piccoli pezzi, ribaltando l’impasto a mano 2/3 volte. Mantenere l'incordatura e non inserire porzioni successive finchè la precedente non è stata assorbita.
- Montare il gancio e serrare l’incordatura, far andare pochi secondi.
- Fermare la macchina, aggiungere i canditi e le uvette e distribuirle nell’impasto avvolgendolo a mano con la spatola.
- Avviare la macchina a velocità minima e lasciare andare brevemente: Fernare e ribaltando la massa un paio di volte a mano, fino a che canditi e uvette non siano regolarmente distribuiti.
- Lasciar riposare 30’, spezzare nelle pezzature desiderate ed eseguire una prima pirlatura, oliando leggeremente mani e piano di lavoro (io mi trovo meglio con l'olio ma si può usare burro)
- Coprire a campana e lasciar riposare altri 30’.
- Pirlare di nuovo e trasferire negli stampi.
- Sigillare con pellicola e far lievitare in luogo caldo (25-26°), fino a che l’impasto non sia arrivato a 2 dita dal bordo (pirottino da 1kg).
- Scoprire e procedere con la glassatura: mescolare la glassa, inserirla in una sac a poche e distribuirla sulla superficie del panettone lasciando un paio di centimetri liberi lungo il perimetro; posare una decina di mandorle sopra, spolverizzare con abbondante zucchero a velo, spargere un po' digranella di zucchero
- Infornare a 170° in forno statico fino a cottura (circa 35’ per pezzature da 500gr, circa 50’ per pezzature da 1kg).
- Sfornare quando la cupola è gonfia e di un bel colore bruno, oppure se si dispone di sonda con termometro, quando la temperatura al cuore raggiunge i 94°C
- Trapassare la base con due spiedini lunghi e lasciare capovolti fino a completo raffreddamento.
Note
Per il panettone basso glassato, usare circa il 10% in meno di impasto rispetto alla capacità dello stampo. Per esempio, 900 g per lo stampo da 1 kg.

Glassa (ricetta Giorilli)

Ingredienti
       30 g mandorle dolci grezze
       12 g armelline
       23 g mocciole tostate
       180 g zucchero semolato
       10 g farina di mais
       14 g fecola di patate
       68 g albume
per la fnitura: mandorle intere, zucchero a velo, granella di zucchero
Procedimento
- Tritare finemente con il frullatore: mandorle grezze, armelline, nocciole e zucchero.
- Aggiungere l’albume e le farine e miscelare a media velocità fino ad ottenere una consistenza abbastanza densa.
Note
Preparare la glassa almeno 12 ore prima dell’utilizzo per garantire il rilassamento e quindi una perfetta aderenza al prodotto. Conservare in frigorifero. Si può preparare dose maggiore e congelare.



" Impara ad accettare.
Non vuol dire rassegnarsi,
ma semplicemente non perdere energia dietro a situazioni che non puoi cambiare,
remando contro alla serenità della tua giornata. (Dalai Lama)"


E dopo una lunga assenza dal blog, il mio saluto oggi è l'augurio di vivere bene questi ultimi giorni del 2016, di serbarne nel cuore tutti i momenti belli, di lasciare andare gli eventi negativi, e di prepararsi all'arrivo del nuovo anno con l'animo aperto ad accogliere la vita...
Eleonora

SALAME AL CIOCCOLATO (ricetta senza uova) ...un dolce (?) veloce e goloso

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L'anno iniziato già pare correre veloce. Più di me? Forse sì. Certo per le persone attive piene di idee, e voglia di fare, e vedere, e provare, e imparare, e ... gli "e" diventano un lungo elenco e il tempo a disposizione sembra contrarsi costringendo ad un verto punto a tagliare quella lista sempre più lunga. Imparerò a fare elenchi meno lunghi? Forse no! Ma lo scrivo con il sorriso sulle labbra. Non proverò a creare elenchi meno lunghi, voglio lasciare mente e cuore liberi di inventare e desiderare. Ho deciso però di impegnarmi a non crucciarmi se li devo tagliare nella loro realizzazione.
E ciò sta succedendo spesso anche con i dolci. Già prima di Natale avevo combattuto con i panettoni, finché l'accettazione mi ha permesso di arrendermi e trovare una degna alternativa che mi ha dato piena soddisfazione. Ed oggi ve ne presento un'altra... Alla prima richiesta ricevuta: "perché non fai mai questo dolce?!? a me piace questo", avevo sentito il mio orgoglio di pasticcere rabbrividire... come potevo anche solo definire "dolce" ciò che mi era stato chiesto?!? Alla seconda richiesta ricevuta: "ne avrei proprio voglia", ho inspirato, espirato, e lasciato parlare il cuore. Accontentare una persona amata, rivivere i ricordi dei miei primi pasticci in cucina da bambina, far tornare alla mente le golose e semplici merende,...
va bene... che salame al cioccolato sia!!!
Girovagando in rete e cercando ispirazione per fare qualcosa che assomigliasse ai miei ricordi di bambina, ho trovato la ricetta del salame di cioccolato Galbani. Preferendo però non utilizzare più uova crude come facevo una volta (me le dava fresche la nonna), ho leggermente modificato la ricetta di partenza. E posso ammettere che arrendersi ogni tanto fa veramente bene??? Questo salame al cioccolato è squisito! Ha una buona consistenza, si taglia bene, ha un sapore intenso di cioccolato, ed è velocissimo da realizzare. Perfetto quindi per regalarsi un dolce (sì, oggi lo chiamo "dolce") nei giorni in cui il nostro elenco delle cose da fare è davvero lungo...

SALAME AL CIOCCOLATO, senza uova

dosi per due salami al cioccolato di circa 20 cm;
le dosi della ricetta originale sono riportate in rosso dove da me modificate.


Ingredienti
       300 g biscotti secchi
       150 g burro morbidissimo
       100 g cioccolato fondente (200)
       100 g zucchero
       50 g acqua (1 tazzina di rhum)
       mia aggiunta: 70 g cacao amaro
       omesso: n.2 uova
      zucchero a velo e spago per la decorazione
Procedimento
- Frantumare grossolanamente i biscotti: io li spezzo con le mani in 2/3 parti, li metto in un sacchetto per alimenti, li frantumo usando un mattarello o un batticarne. Fare in modo che restino sia briciole fini che pezzetti più grossi.
- Fondere il cioccolato: tritarlo col coltello e fondere a fuoco dolce a bagnomaria oppure al microonde a bassa potenza.
- Se non avete tirato fuori il burro qualche ora prima, per ammorbidirlo occore farlo a pezzetti e passarlo pochi secondi al microonde a bassa potenza (morbido, non fuso)
- In una ciotola capiente, setacciare il cacao in modo che non ci siano grumi
- Aggiungere tutti gli ingredienti tranne i biscotti e mescolare con un cucchiaio in modo da amalgamare bene tutto
- Incorporare i biscotti e mescolare
- Distendere sul piano di lavoro un foglio di carta forno e rovesciare il composto cercando di distribuirlo già in lungo
- Aiutandosi con le mani, compattarlo per dargli la forma di un salame
- Avvolgere attorno la carta forno, compattando ancora; una volta che è avvolto, rotolare un po' avanti e indietro per rifinire la forma del cilindro
- Posare su un vassoio e poi far riposare in frigo per alcune ore
- Prima di servire, rotolare nello zucchero a velo e avvolgere nello spago
Note
Non avendo usato uova (che aggiungono liquidi e quindi morbidezza), ho preferito calare anche la quantità di cioccolato per non ottenere, dopo il raffreddamento, un salame troppo duro da tagliare. Aggiungendo poi cacao amaro, ho accentuato il sapore di cioccolato.


E dopo averlo realizzato, che golosità succhiarsi le dita piene di impasto al cioccolato! Voi non lo fate?
buona settimana!!!
Eleonora

BISCOTTI CON PASTA FROLLA SPEZIATA AL FARRO

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Quando ero bambina, ricordo che amavo sedermi su quel piccolo asse di legno sospeso sotto un ramo di un albero, o legato al terrazzino di casa, e lasciarmi dondolare avanti e indietro...per poi prendere sempre più spinta, sbilanciando il corpo e allungando le gambe, vedere i mie piedi salire, sentire i miei capelli sventolare... avevo anche un po' di paura e non esageravo mai con l'audacia di questo gioco. Addirittura mi chiedevo cosa sarebbe successo se fossi andata troppo su, forse rischiavo di fare il giro "della morte" come fanno certi spericolati acrobati!?!
Pensieri di bambina...mentre va in altalena! E ride e gioisce mentre sente la salita e la discesa. Già. La salita e la discesa...
In queste giornate in cui anche il mio umore va in altalena, in cui gli eventi attorno a me sembrano seguire un ritmo oscillatorio, in cui percepire la discesa mette sempre malessere...ho ripensato a quanto invece mi divertivo con quel gioco che mi portava ad andare su e giù! Ed ecco, tornare il sorriso...e l'altalena riprende la sua salita.
Ma per fare tornare istantaneamente un sorriso sulle labbra, a volte basta un gustoso biscotto farcito di cioccolato. Funziona con grandi e piccini. La frolla che ho sperimentato abbina farro, mandorle, un po' di amido per aggiungere friabilità, un tocco di zenzero per donare un tocco di sapore in più. Davvero molto molto buona e versatile! Ha una buona consistenza, che la rende adatta sia a dei biscotti che a crostate.
Con l'aggiunta di una farcitura al cioccolato fondente sarà impossibile resistere!

BISCOTTI CON PASTA FROLLA SPEZIATA AL FARRO

Ingredienti
       270 g burro (o 220 g burro + 50 g strutto)
       200 g zucchero a velo
       1 g sale
       zenzero in polvere (a piacere) (o cannella)
      50 g uovo
      300 g farina
      100 g farina di farro
      50 g farina di mandorle
      50 g fecola di patate
farcitura: cioccolato fondente, confettura
Procedimento
- Lavorare burro morbido e zucchero fino ad ottenere una crema omogenea
- Inserire l'uovo, il sale, le spezie
- Lavorare finché l'uovo appare perfettamente assorbito, amalgamato alla crema di burro
- Aggiungere le polveri e lavorare brevemente in modo da legare la massa
- Avvolgere nelle pellicola per alimenti, appiattire un po' il panetto e far riposare in frigo (da 1 ora a 2-3 giorni)
- Tirare fuori dal frigo e stendere sul piano leggermente infarinato
- Per i biscotti: stendere allo spessore di 3/4 mm, posare sulla teglia del forno già foderata di carta, ritagliare la sagoma dei biscotti ed eliminare le parti eccedenti. Lavorando direttamente sulla teglia, non serve sollevare il biscotto appena ritagliato con il rischio che perda la forma.
- Cuocere a 180°C per circa 12-15 minuti, o comunque fino a doratura della pasta (avrà un colore più scuro del solito)
- I biscotti sono ottimi da soli, ma si possono farcire a piacere con cioccolato fuso o confettura
Note
Questa pasta frolla è molto gustosa ed adatta anche ad essere usata per crostate. Io a novembre l'ho usata per il San Martino a cavallo, al posto di quella provata lo scorso anno.

“Una freccia può essere scagliata solo tirandola prima indietro.
Quando la vita ti trascina indietro con le difficoltà significa che ti sta per lanciare in qualcosa di grande.
Concentrati e prendi la mira.”
Dalai Lama


Poi mangia un buon biscotto ed avrai il sorriso e l'energia per affrontare tutto!
Eleonora

BISCUITS SABLEE (Denis Dianin's recipe)

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Good morning everyone! I come back here after a long period of time...I was so busy, with a lot of things to manage in a little time... but I'm here again!
I'm abroad for a short period and during my first Sunday afternoon here I made these delicious biscuits as gift for my nice hosts, Helen and Tony.
I was looking for a simple recipe to make without the help of electric devices. I was looking for a special recipe to be enjoyed during the English teatime!
These cookies (recipe by pastry chef Denis Dianin) are perfect: buttery and sweety, soft and crumbly. You will enjoy every bite!

BISCUITS SABLEE

here the recipe source: Dissapore

Ingredients
      320 g softened butter
      160 g icing sugar
      480 g wheat flavour
      27 g yolks (about n. 2 yolks)
      1 g salt
      vanilla or lemon zest
      n.2 egg whites
      50 g granulated sugar
Procedure
- In this recipe the rub in method is used *
- Cut softened butter in small pieces and add them into the flour mixture
- Add the sugar and salt
- Work with the fingers up to create a sand-like texture
- Add the yolks and work the dough just until all of it is incorporated; it is very important to do not overwork: when all the ingredients are combined, it's ready
- Divide in two / three portions and set on sheets of parchment or clingfilm
- Compact to form cylinders (diameter equal to the dimension of the biscuits that we desire to get, 3-4 cm) and wrap in paper
- Set in the fridge for at least an hour (it is better few hours or a whole night)
- Take the cylinders out of the refrigerator, brush with beaten egg white, roll in the granulated sugar
- Cut in thick slices 4/5 mm and place them on the baking-pan covered with parchment
- If you want to maintain the round form, outdistance them of around half centimeter. I have put them too close and during the cooking they expanded and became hexagonal!
- Bake at 170°C for about 15 minutes, or up to when the cookies are of golden colour
- Leave them to completely cool (better out of the oven, otherwise the cooking continues) before moving them from the baking-pan since they are very friable
- Store in a well closed container to maintain their friability
Footnote
* It is a method of cake making whereby fat is rubbed and distributed into a flour mixture until it resembles breadcrumbs. The fats should be rubbed quickly into the flour to prevent it from melting. Liquid is then added into the flour mixture and mixed to form a soft dough. This method allows the dough to be shorten: both fat and sugar minimize and break down gluten development which results in "short" protein strands and thus a more tender result. As the fat is rubbed into the flour glutenin (providing strength) and gliadin (providing elasticity) are coated with the fat which acts as a lubricant o keep the two from being able to link together forming gluten when liquid is added to the mix. The higher the amount of fat in a dough the more tender it will be.

(ricetta in italiano)
Ingredienti
      320 g burro morbido
      160 g zucchero a velo
      480 g farina
      27 g tuorli (n.2)
      1 g sale
      vaniglia o scroza di limone
      n.2 albumi
      50 g zucchero semolato
Procedimento
- Lavorare con le dita burro morbido e farina fino a formare un composto sabbioso
- Aggiungere lo zucchero ed il sale
- Inserire i tuorli e lavorare brevemente in modo da legare la massa
- Dividere in due/tre porzioni e posare su carta forno o pellicola
- Compattare in modo da formare dei cilindri (diametro pari alla dimensione dei biscotti che desideriamo ottenere, io circa 3-4 cm) e avvolgere bene nella carta
- Lasciare in frigo alcune ore o una notte intera
- Tirare fuori dal frigo, spennellare i cilindri di albume, rotolare nello zucchero semolato in modo da coprire la superficie esterna
- Tagliare a fette spesse 4/5 mm e posare sulla teglia del forno rivestita di carta
- Se volete che mantengano la forma rotonda, tenerli distanziati di circa mezzo centimetro. Io li ho messi vicini e allargandosi in cottura sono diventati esagonali!
- Cuocere a 170°C per circa 15 minuti, o comunque fino a doratura della pasta
- Far completamente raffreddare (meglio fuori dal forno, sennò la cottura prosegue) prima di muoverli dalla placca poichè sono molto friabili
- Conservare ben chiusi in modo da mantenerne la friabilità


I can only say ... ENJOY!!!
Eleonora

Fluffy hot cross buns!

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Pasqua è alle porte e quest'anno, lontana da casa, senza la mia attrezzatura e con poco tempo a disposizione, ho qualche limite nell'esecuzione dei grandi lievitati che caratterizzano questo periodo di festa. Mi sono cimentata in una focaccia veneta impastata a mano ed ammetto che si tratta di un lavoro impegnativo...
Ed allora ecco venirmi in soccorso la tradizione inglese con piccoli deliziosi lievitati pasquali: gli hot cross buns.
La loro realizzazione è abbastanza semplice, usando il lievito di birra i tempi di lievitazione sono brevi, l'impasto speziato si può personalizzare a piacere. La tradizione vuole che vengano fatti il venerdì Santo...quindi siete in tempo per avere questi bocconcini pronti domani!
Ho cercato e confrontato varie ricette nei blog inglesi per poi approdare alla mia ricetta, leggermente più dolce e con maggior contenuto di uova e burro. Sono molto soddisfatta del risultato che ho ottenuto: i miei hot cross buns sono profumati, leggermente dolci, morbidissimi!!!!


HOT CROSS BUNS

dosi per circa 15/20 hot cross buns

I miei tempi
- h 21-21.30: impasto; 1 ora a temp. ambiente (qui 19-20°C)
- h 22.30: riposo in frigo
- h 7: formatura e lievitazione
- h 10: cottura
Naturalmente è possibile omettere il riposo in frigo (a me era utile perchè ho impastato tardi) e proseguire subito con la lievitazione. Ci vorranno circa 2/4 ore a seconda della temperatura ambientale.

Ingredienti
      3/4 g lievito di birra secco
      250 g acqua (o latte)
      500 g farina media forza
      100 g uova
      100 g zucchero
      5 g sale
      100 g burro morbido
      mezzo cucchiaino cannella in polvere
      mezzo cucchiaino zenzero in polvere
      scorza grattugiata di una arancia
      120 g uvetta
   per le croci:
      30 g farina
      35 g acqua
   per lucidare
      50 g acqua
      50 g zucchero
      scorza grattugiata di una arancia
      zenzero e cannella in polvere
Procedimento
- Coprire l'uvetta di acqua per ammollarla
- Sciogliere il lievito nell'acqua
- Aggiungere la farina, lo zucchero, il sale, gli aromi e iniziare a impastare fino ad avere un composto legato; io ho lavorato dentro una capiente ciotola, inizialmente con un cucchiaio e poi con le mani
- Aggiungere le uova e lavorare fino a quando saranno completamente assorbite; l'impasto risulterà abbastanza morbido e per legare la massa ho rovesciato l'impasto sul piano di lavoro leggermente unto ed eseguito pieghe "stretch&fold"
- Aggiungere poco alla volta il burro morbido facendolo assorbire dall'impasto; lavorare con le pieghe fino ad avere una massa morbida ma legata
- Strizzare l'uvetta e spargerla sopra la pasta
- Grattugiare la scorza d'arancia sopra l'impasto
- Lavorare con le pieghe per distribuire uvetta e arancia in modo uniforme nell'impasto
- Arrotondare e rimettere nella ciotola, pulita dai residui di impasto e leggermente unta di olio
- Coprire con pellicola e far riposare un'ora a temperatura ambiente
- Mettere in frigo tutta la notte (8-12 ore)...oppure proseguire con la lievitazione fino al raddoppio
- La mattina dopo eseguire la formatura: sul piano leggermente infarinato piegare in tre l'impasto, allungarlo fino ad avere un cilindro, con un grosso coltello tranciare in 15/20 porzioni, formare una pallina con ognuna
- Adagiare nello stampo rivestito da carta forno
- Coprire con pellicola e mettere a lievitare finchè il volume è raddoppiato
- Portare il forno a 170-180°C
- Preparare il composto per le croci mescolando farina e acqua
- Formare un cono con la carta forno, riempire con il compsto, spremere sulle palline formando una sottile croce
- Infornare per 15 minuti
- Preparare lo sciroppo per lucidare mescolando gli ingredienti e scaldando fino a scioglimento dello zucchero
- Tirare fuori dal forno gli hot cross buns, spennellarli bene e rimettere a cuocere per 10 minuti
- Far raffreddare e conservare ben chiusi. Consiglio di mangiarli in giornata oppure i giorni successivi leggermente scaldati in forno.


Questi panini dolci, soffici e profumati, sono deliziosi da soli... perfetti tuffati nella tazza della colazione...ancor più golosi con una "leggera" farcitura di burro e marmellata!!!
Tra i vari significati che vengono dati agli hot cross buns (di protezione contro malattie, contro il fuoco, la cattiva sorte), mi piace lasciarvi questa:
sharing the bun with a loved one guarantees friendship in the coming year.
Eleonora

BLUEBERRY CRUMBLE CAKE (la mia soffice torta ai mirtilli con crumble)

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Continuano le mie ricette ispirate ai dolci anglosassoni... Visto che sono qui, mi piace scoprire e farmi contagiare dallo stile inglese nei dolci, naturalmente selezionando a mio gusto e adattando un po' le ricette alle mie conoscenze ed al mio modo di lavorare gli ingredienti. Mi sono resa conto che qui il concetto di buona pasticceria è diverso dal nostro...ed il peso specifico dei dolci è tendenzialmente superiore a quanto siamo abituati!
Ma la torta ai mirtilli che presento oggi sarà sicuramente gradita in Italia come in Inghilterra, con la sua consistenza morbida, la freschezza dei mirtilli, la croccante superficie. Perfetta per l'appuntamento con il the del pomeriggio... e per una golosa colazione ad inizio giornata!

BLUEBERRY CRUMBLE CAKE

dosi per stampo diametro 20/22 cm

Ingredienti
    impasto:
       140 g burro morbido
       140 g zucchero
       100 g uova
       80 g latte
       200 g farina bianca 00
       6/8 g lievito
       un pizzico di sale
       scorza di un limone
       250 g mirtilli freschi
    crumble:
       40 g burro morbido
       60 g zucchero
       60 g farina bianca 00
Procedimento
- Usare tutti gli ingredienti a temperatura ambiente (fuori dal frigo da alcune ore)
- Montare burro e zucchero, più sale e scorza di limone grattugiata, fino ad ottenere una crema soffice
- Rompere le uova e mescolarle in una ciotola
- Aggiungere le uova al burro montato unendole poco per volta in modo che la massa le assorba e non si veda parte liquisa separata da quella grassa
- Setacciare farina e lievito assieme
- Unire, alternandoli, polveri e latte alla montata, amalgamando delicatamente.
- Unire metà dei mirtilli e amalgamare con un cucchiaio in modo che si distribuiscano nell'impasto
- Preparare il crumble: lavorare velocemente burro, farina, zucchero formando tante briciole
- Versare l'impasto nello stampo imburrato e infarinato, coprire con il resto dei mirtilli e poi con il crumble
- Cuocere in forno preriscaldato a 170 °C per circa 40 minuti, passare sotto il grill due minuti per dorare il crumble se non si fosse già dorato.

Ammetto di aver rubato un po' di crumble dalla superficie... per poi passare a gustarmi una bella fetta di questa morbida e gustosa torta...

 Pronti per il prossimo "teatime"?
Eleonora

WACKY CAKE AL COCCO

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Le giornate estive lasciano poca voglia e anche poco tempo per stare in casa e soprattutto in cucina a cucinare... eppure ogni tanto la voglia di un buon dolce si fa pressante e quindi comunque mi ritrovo a mescolare, montare, usare il forno!
Ed il dolce di oggi è una soluzione perfetta per fare tutto ciò in maniera veloce, senza passare ore in cucina, ottenendo una torta golosissima, dal sapore di cioccolato molto deciso, da gustare semplice a colazione o farcita.

Oltre al procedimento davvero rapidissimo (si mescola tutto), al fatto che si sporca una sola ciotola, ha anche la particolarità che servono pochi ingredienti ed è priva di uova e latticini! Volendo quindi può essere una soluzione (con qualche piccola modifica) anche per chi segue una dieta vegana. La mousse al cioccolato con cui l'ho farcita...è fatta solo di cioccolato e acqua!
Piccola nota su questa torta, "Wacky cake": pare essere nata nel periodo della seconda guerra mondiale, quando uova e latte erano razionati. Con pochi poveri ingredienti si era cercato di ottenere un dolce comunque morbido e pieno di gusto! La mia versione è stata presa dal web, confrontando varie ricette e poi personalizzandola.
Ed eccola qui!

WACKY CAKE AL COCCO

dosi per un dolce diametro 20/22 cm

Base Wacky cake al cocco

Ingredienti
      213 g farina 00
      50 g cocco rapè
      25 g cacao amaro
      150 g zucchero semolato
      1 g sale
      6 g bicarbonato di sodio
      35 g olio di oliva o di semi
      10 g aceto o succo di limone
      240 g acqua fredda
Procedimento
- Preparare lo stampo a cerniera ben imburrato e infarinato o rivestito di carta forno
- Accendere il forno a 170°C
- Setacciare farina e cacao per eliminare grumi
- In un ciotola versare assieme tutte le polveri tranne il bicarbonato
- Con un dito formare tre buchetti e versare dentro ad ognuno olio, aceto, bicarbonato
- Sopra versare tutta l'acqua e mescolare brevemente con un cucchiaio di legno per amalgamare tutto
- Versare nello stampo e cuocere in forno per circa 35 minuti

"Cioccolato Chantilly"

Ingredienti
      250 g cioccolato fondente al 50% *
      130 g acqua
Procedimento
- Tritare e sciogliere il cioccolato (bagnomaria, fuoco dolce o microonde)
- Aggiungere acqua ed amalgamare per ottenere una emulsione omogenea
- Versare in una bacinella immersa in un contenitore pieno di ghiaccio
- Mentre si raffredda, montare con una frusta elettrica
- Pian piano inizierà a montare e cambiare colore, diventando più chiara
- Mettere a riposare 10/15 minuti in frigo
Note
* Nel 1995 il fisico Hervè This comprese che, come la panna, il cioccolato poteva essere montato perché contiene una percentuale di grasso e le lecitine aggiunte come emulsionante. In questa ricetta abbiamo realizzato una mousse di acqua e cioccolato! Il bilanciamento viene fatto cercando di ottenere  una miscela di grassi (del cioccolato) e di acqua in modo da ottenere il 34-35% di grassi sul totale, proprio come per la panna fresca. La spiegazione completa l'avevo letta nel sito di Bressanini. Io però ho apportato una piccola modifica. Ho fatto il calcolo per avere il 34% di grassi non
rispetto all'acqua, ma rispetto al totale (acqua+grassi). Questo perché la panna è una emulsione di grasso in acqua con una percentuale del 34% di grassi sul totale del prodotto.
Ecco come procedere:
- leggere sull'etichetta del proprio cioccolato la percentuale di grassi. Per me era 26%. Nei 250 g di cioccolato che stiamo usando, abbiamo quindi una quantità di grassi G=26*250/100.
- Ora vogliamo sapere la quantità di acqua A da aggiungere per avere una emulsione E (fatta da G+A) simile alla panna. Ciò si ricava dalla proporzione G:E=34:100 con un piccolo calcolo:
E=G*100/34 e così abbiamo la quantità di "emulsione".
- E poi A=E-G e così abbiamo la quantità di acqua da aggungere.
Per esempio, in questa mia ricetta:
G=26/100*250=65
E=65*100/34=191
A=191-65=126 (che ho arrotondato a 130)

Montaggio
- Tagliare orizzontalmente il dolce
- Farcire con metà cioccolato
- Coprire con la seconda metà del dolce
- Distribuire il resto della mousse al cioccoalto in superficie
- A piacere, decorare con scaglie di cocco, o cocco rapè, o cacao amaro
- Far riposare al fresco, coperta. Il giorno dopo è ancora più buona!

Con questa ricetta partecipo al contest di Semi di vaniglia e Cucinando con Paola


Oggi vi saluto con i baffi di cioccolato!
Eleonora

CAKE AL GRANO SARACENO

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Amo il mare. Indubbiamente. La brezza della sera. Il rumore delle onde. Stare a galla lasciandomi cullare guardando il sole.
Mille e uno piacevoli motivi me lo fanno amare.
Ma...ma qualche giorno in alta montagna d'estate mi regala sempre una energia nuova! Mi godo l'aria fresca e pulita, il silenzio attorno durante le camminate, il verde dei prati ed il grigio delle rocce e l'azzurro sopra la testa. Mi godo tutta la fatica del camminare per ore in salita, e i rapidi ritorni a valle saltellando in discesa.
Ci vado poche volte, per la verità. Poche volte ben vissute ed assaporate.
E ancor più ben assaporati (e gaudagnati) sono i dolci che trovo ai rifugi! Dosi abbondanti di torte casalinghe, fatte di ingredienti semplici e genuini. Come quella di oggi, che richiama un dolce tipico delle montagne delle mie zone. Un impasto dal sapore particolare, grazie alla farina di grano saraceno, morbido e ricco per la presenza di mandorle e burro, da accompagnare con tanta buona confettura (e volendo...panna montata)!

CAKE AL GRANO SARACENO

dosi per un plumcake da  20 cm

Ingredienti
       125 g burro morbido
       125 g zucchero a velo
       150-160 g uova a temperatura ambiente
       125 g mandorle (ridotte in farina)
       125 g farina di grano saraceno
       8 g lievito
       1 g sale
Procedimento
- Montare burro, zucchero, tuorli fino ad avere un composto omogeneo e soffice
- Setacciare il lievito e farine
- Aggiugere le polveri alla montata di burro e amalgamare mescolando con movimenti circolari dal basso verso l'alto
- Montare a neve ferma l'albume
- Aggiungerne un paio di cucchiaiate all'impasto per ammorbidirlo
- Aggiungere il resto con movimenti circolari per non smontarlo
- Versare in uno stampo da plumcake ben imburrato e infarinato
- Cuocere a 170°C per circa 45 minuti (prova stecchino)
- Far raffreddare e cospargere di abbondante zucchero a velo
- Servire rigorosamente con una buona confettura! Di ribes rosso, o altri frutti di bosco

Con questa ricetta che usa farine alternative (naturalmente senza glutine), partecipo al contest di Semi di vaniglia e Cucinando con Paola

Evviva il mare! Evviva la montagna!
Evviva i buoni dolci fatti in casa!
Eleonora

INTUITION (Pierre Hermé). Crema al limone, fragole,...pomodori!!!

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Rientro dalle vacanze. Quest'anno non sono solo state un momento di rilassamento, di stacco dalla routine. Sono tornata a casa con un nuovo senso di me, con qualche riflessione nuova nella testa... o forse nel cuore!
Certe cose si sentono dentro e non è testa, non è cuore. È la nostra essenza.
Ed ho capito che la mia si nutre, si espande...con cose belle. Ha bisogno di luci, di suoni, di colori, di gusti. Di materia da toccare. Di idee e novità. Di racconti altrui. Di ispirazioni. Di ricerca.
Amo la creatività altrui, è sempre una spinta per la mia.

Non è un caso, a questo punto, che tra le mille meraviglie di Pierre Hermé, tra virtuosismi tecnici di torte moderne, monoporzioni, decorazioni, io sia stata attratta da questa semplice "crostata". Un guscio di frolla, una crema al limone, fragole...e disarmante abbinamento con pomodorini!
Certo si tratta di una frolla fatta a regola d'arte, deliziosamente burrosa e friabile, che bilancia perfettamente la pienezza della crema al limone così decisa e rinfrescante. Ed in bocca si fondono con la dolcezza delicata e naturale di fragole e pomodorini.
Ecco l'espressione di uno spirito creativo e curioso! Utilizzo di tecniche semplici, di ingredienti comuni, per creare qualcosa di nuovo ed inaspettato...

Una meraviglia che non lascia a bocca aperta...
perchè ciò che succederà sarà chiudere gli occhi per ascoltare meglio ciò che si sta gustando.


INTUITION (da "ph10", Pierre Hermé)

dosi del libro dimezzate, adatte per 4 dolci diametro 17 cm
(o, calcolo ed esecuzione mia, 2 dolci da 24 cm)

Riporto ingredienti e procedimenti originali; sotto a "note" invece i miei suggerimenti/interpretazioni.

Composizione del dolce
- pasta frolla
- pomodori ciliegini zuccherati asciugati al forno
- crema al limone cotta in forno
- tartare di pomodori e di fragole fresche
- fragole fresche e scorza di limone per decoro finale

Tempi/ organizzazione lavoro
- giorno prima: preparare i pomodorini al forno; preparare l'impasto della frolla; preparare "surrogato" crèma épaisse *
- giorno del servizio: cottura frolla, preparazione crema e cottura del dolce, decoro con la tartare e frutta fresca

Pomodorini essicati al forno

Ingredienti
      500 g pomodori ciliegini
      25 g olio e.v.o.
      50 g zucchero semolato
      1 g pepe nero (di Sarawak)
Procedimento
- Tagliare i pomodorini a metà
- Disporli su una placca ricoperta di carta da frono, lato vivo verso l'alto
- Cospargere di zucchero, un filo di olio di oliva e pepe nero fresco macinato
- Far cuocere in forno ventilato a 100°C per 30 minuti
- Lasciare raffreddare e poi conservare in frigo
Note
- Per non sprecare zucchero, anzichè cospargere a caso ho messo lo zucchero in un piatto e posato ogni pomodorino (lato tagliato) sullo zucchero
- Per l'asciugatura, mi sono serviti 50 minuti in forno, e a metà cottura ho bucato con una forchetta i pomodorini per aiutare il rilascio di liquido

Pasta frolla

Ingredienti
      300 g burro
      60 g farina di mandorla
      190 g zucchero a velo
      1/2 g vaniglia in polvere
      120 g uova
      2 g fior di sale di Guérande
      500 g farina debole
Procedimento
- Impastare il burro (morbido) per renderlo omogeneo
- Incorporare uno ad uno gli ingredienti nell'ordine
- Quando si aggiunge la farina, mescolare meno possibile
- Avvolgere in pellicola per alimenti e mettere in frigorifero

Crema al limone cotto in forno

Ingredienti
      60 g tuorlo
      300 g uova
      250 g zucchero semolato
      scorza di 1 limone finemente grattugiata
      220 g succo di limone
      300 g cremè épaisse
Procedimento
- Mescolare lo zucchero con le scorze di limone
- Amalgamare tuorli, uova e zucchero senza montare
- Incorporare succo di limone e cremè épaisse
- Conservare al fresco fino al momento dell'utilizzo
Note
* Non sono riuscita a trovare la cremè épaisse. Ho sostituito mescolando 150 g di panna fresca con 15 g di succo di limone e 150 g di yogurt greco denso (ne ho usato uno con 10% di grassi). Ho lasciato riposare la notte in frigo e usato il giorno dopo. Non so se sia una sostituzione corretta...ma la crema cotta era comunque divina, nel sapore e nella consistenza!

Tartare di pomodori e fragole

Ingredienti
      450 g pomodori di taglia media
      150 g fragole
      1,5 cucchiai olio di oliva
      30 g zucchero semolato
      scorza di mezzo limone finemente grattugiate
      10 "giri da mulinello" di pepe nero di Sarawak
      1,5 cucchiaino di aceto di lampone di buona qualità
      1,5 cucchiaino di succo di limone fresco
Procedimento
- Lavare i pomodori, pelare, togliere i semi, tagliarli a cubetti
- Versare in un colapasta per lasciare sgocciolare il succo almeno per due ore
- Conservare al fresco
- Al momento di servire, condire con tutti gli altri ingredienti, adattando secondo il gusto dei frutti.
Note
Io ho usato pepe nero ordinario e non avendo trovato aceto di lampone ho sostituito con un solo cucchiaio di aceto balsamico di Modena di buona qualità. "Adattando" secondo il gusto dei frutti: dopo l'assaggio del dolce, avrei messo un po' più di zucchero.

Cottura/Montaggio

- Preparare e cuocere il guscio di frolla: stendere la pasta a 0,4 cm e coppare dei dischi di diametro 6 cm maggiore dello stampo finale (23 cm o 30 cm); far riposare 30 minuti in frigo su un piano; imburrare lo stampo da crostata e foderarlo con la pasta. Tagliare il surplus di pasta, refrigerare 20 minuti. Posare gli stampi sulla placca del forno, foderare internamente con carta da forno più grande di 6 cm della taglia dello stampo e riempire di fagioli secchi. Cuocere in un forno a 170°C per 25-30 minuti circa. Togliere i fagioli dopo la cottura.
NB: la pasta deve essere cotta in modo omogenea; una pasta troppo pallida, o bionda, o colorata irregolarmente, è insipida.
- Nel fondo di frolla cotto, disporre a rosone i mezzi pomodori asciugati; tenerne alcuni da parte
- Versare a raso la crema al limone
- Mettere in forno facendo attenzione da non rovesciare il ripieno
- Cuocere a 100°C per 30 minuti circa e lasciare raffreddare. Per verificare la cottura, muovere leggermente la placca: se il centro è tremolante, la torta non è cotta; se resta fisso, tirare fuori dal forno
- Lasciare raffreddare completamente
- Sul bordo della torta, disporre un corona di mezze fragole di taglia media; riempire il centro con tartare di pomodori e fragole, disporre 6/8 pomodorini essicati
- Posare su un vassoio e conservare in frigo fino al momento del consumo
Note
Nel procedimento del libro non è indicato quando sformare. Meglio tenere lo stampo per tutta la cottura (frolla e poi frolla+ripieno), perchè il solo guscio cotto non regge e si rompe in cottura. Una volta raffreddato il dolce, rovesciare su un vassoio piano e poi capovolgere sul piatto di servizio.
Ho aggiunto come decorazione un po' di scorza di limone grattugiata grossolanamente.

Con questa ricetta partecipo al contest promosso da Pinella, nel suo spettacolare blog "I dolci di Pinella":  Dolci d'Auttore  - un dolce con Pierre Hermé


"Non ho alcun talento particolare.
Sono solo appassionatamente curioso"
(Albert Einstein)

un saluto sorridente, Eleonora

SUPER EASY ENERGETIC BAR ... for a good back to school (or back to office!)

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In questo ultimo anno la mia vita si è davvero molto arricchita, di esperienze nuove, di luoghi e sapori, di persone contagiose. A volte mi sono sentita un po' destabilizzata da troppe "informazioni" ... ma nel complesso trovo che tutto ciò stia semplicemente accelerando la mia naturale curiosità e facendomi scoprire anche nuovi aspetti di me.
Anche nel cibo, ho lasciato spazio a nuove contaminazioni e nuove abitudini quotidiane. E così, dopo il piccolo soggiorno inglese, ora è comparsa stabilmente l'avena nella mia colazione. E dopo le mie vacanze estive, sono rientrata con un sacchettino pieno di preziose fave di cacao essicate che sgranocchio la mattina.
Stavo pensando a come utilizzare questi due ingredienti per qualche sano dolcetto da portarmi fuori casa ...e la lampadina si è accesa quando ho scoperto il contest organizzato da Nicol di Col Cavolo e da Chiara di CiBì handmade. L'idea perfetta come snack: barrette energetiche! Fatte con ingredienti sani, pieni di nutrienti ed energia, velocissime da preparare e pratiche da tenere in borsa, adatte a grandi e piccini. Perchè, si sa, settembre ha su di noi lo stesso effetto che ha il "back to school" sui bimbi!!!
Ho ideato una ricetta davvero semplice, senza cottura, che possa incontrare le esigenze anche di chi non utilizza prodotti con glutine-lattosio-uova, o per chi segue una dieta vegana. Ho scelto un packaging comodo da realizzare, comodo per il trasporto, e con il valore aggiunto dell'energia positiva di un pensiero affettuoso per chi lo scarterà.


SUPER EASY ENERGETIC BAR

dosi per circa 12 barrette da 50-55 g cadauna

Ingredienti
       100 g fichi disidratati
       100 g albicocche disidratate
       80 g sciroppo di acero
       30 g fave di cacao
       30 g anacardi
       30 g mandorle
       30 g nocciole
       250 g fiocchi di avena
Procedimento
- Frullare fichi, 60 g albicocche, sciroppo d'acero fino ad ottenere una crema omogenea
- Tritare grossolanamente tutta la frutta secca e le fave di cacao
- Tagliare a pezzettini i 40 g rimasti di albicocche
- In una ciotola, versare i fiocchi di avena e tutti gli altri ingredienti preparati
- Mescolare con un grosso cucchiaio o una spatola
- Quando tutti gli ingredienti secchi appaiono amalgamati e legati, rovesciare su un foglio di carta forno
- Coprire con altra carta forno e, usando un mattarello e le mani, stendere e formare un rettangolo di dimensioni circa 20 cm x 15 cm, alto 1-1.5 cm
- Con un coltello, tagliare le 12 barrette (dimensioni circa 3-4 cm x 7-8 cm)
- Packaging: avvolgere ogni barretta in un rettangolo di carta forno, ripiegando sotto i lati corti; tagliare una striscia di carta alta un paio di cm e lunga a sufficienza da avvolgere la barretta; fermarla sul retro con un pezzetto di nastro adesivo; con fantasia ed amore, decorare con un bel messaggio pieno di positività!
- Conservare in frigo
Note
La ricetta è altamente personalizzabile! Direi solo di tenere circa le proporzioni tra ingredienti "simili": 180-200 g di frutta disidratata + 80 g di sciroppo o miele (ingredienti zuccherini, e che qui fungono da "collante"); 120 g di frutta secca (ingrediente energetico con grassi vegetali; e qui serve a dare "croccantezza"); 250 g cereali secchi (carboidrati e proteine; struttura di sostegno della barretta).

Con questa ricetta partecipo al contest di Col Cavolo& CiBì handmade: “Back to school”
Quando ci sentiamo un po' scarichi, non vorremmo tutti poter scartare uno snack così gustoso e pieno di energia, leggendo un messaggio che ci faccia fare un bel sorriso???

E questa foto è il mio saluto odierno.
A presto, Eleonora

CROSTATA MORBIDA CON RICOTTA E FRUTTI DI BOSCO

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I giorni scorsi pensavo a quanto mi stessero mancando i bei giorni freschi e soleggiati di settembre...non ero ancora pronta al grigio e alla pioggia e al freddo. Come difendermi?
Mi sono gustata i momenti quieti a casa, ascoltando il rumore della pioggia, distraendomi facendo un buon dolce. Uno di quelli che coccolano e riscaldano. Nato da ingredienti buoni. Ricotta di malga e frutti di bosco arrivati dalla montagna. Un dolce dalla consistenza morbida, con un ripieno gustoso e profumato, da accompagnare con una tazza fumante di the o caffè. 

CROSTATA MORBIDA CON RICOTTA E FRUTTI DI BOSCO

dosi per un dolce diamtero 24cm

Pasta frolla "povera"

Ingredienti
       100 g burro morbido
       100 g zucchero semolato
       1 g sale
       50-55 g uovo (n.1 medio)
       200 g farina 00
       50 g farina di mais
       scorza grattugiata di mezzo limone
       2-3 g lievito per dolci
Procedimento
- Lavorare a mano con cucchiaio o in planetaria burro, zucchero, uovo, sale, fino ad avere una crema omogenea (parte grassa e parte liquida perfettamente amalgamate)
- Unire il retso degli ingredienti amalgamando velocemente
- Formare un panetto basso, avvolgere in pellicola e mettere in frigo per 12/24 ore

Ripieno di ricotta e frutti di bosco

Ingredienti
       400 g ricotta di malga
       70 g zucchero a velo
       200 g panna fresca
       150-200 g frutti di bosco a piacere
Procedimento
- Usare una ricotta fresca soda; eventualmente farla scolare qualche ora oppure dimezzare la quantità di panna
- Mescolare ricotta,panna e zucchero
- Sciacquare i frutti di bosco e farli asciugare su un canovaccio o carta da cucina

Montaggio e cottura

- Sul piano di lavoro leggermente infarinato stendere 3/4 dela frolla allo spessore di circa 1 cm scarso
- Foderare fondo e bordi dello stampo, lasciando la pasta sbordare di 1-2 cm
- Bucherellare il fondo e spolverarlo di pan grattato
- Versare metà della crema di ricotta
- Distribuire sopra i frutti di bosco
- Coprire col resto della crema
- Stendere la restante frolla e formare un disco con cui coprire la crostata
- Ripiegare i bordi sopra al coperchio di frolla; bucherellare o fare qualche taglio sulla superficie di frolla
- Cuocere in forno già caldo, a 180°C per circa 45 minuti.
- Far raffreddare, sformare capovolgendo su un vassoio, posare sul piatto di servizio e servire ben spolverata di zucchero a velo

Il tempo atmosferico ci ricorda che possiamo concederci di rallentare ogni tanto, di regalarci del tempo rilassato e di farci una carezza. E magari condividerla, assieme ad una fetta di questa crostata, uno scrigno di frolla che racchiude un prezioso contenuto di ricotta e frutti di bosco.

ed oggi che il sole splende alto nel cielo azzurro, gustiamocelo tutto!
Eleonora

TORTA ALLA ZUCCA, ARANCIA, MANDORLE (ricetta vegana)

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Stamattina la mia giornata è iniziata davvero bene, con una buona colazione addolcita da una fetta di questo dolce preparato domenica. Avevo davvero voglia di utilizzare la zucca per fare una torta veloce e sana ma soprattutto gustosa!
Con questa ricetta, trovata da mia mamma in una rivista e da me modificata, ho ottenuto il risultato che volevo.
Un cake dal sapore buono, dove la naturale dolcezza della zucca si incontra con la leggera punta amara data dalle mandorle, un cake dalla consistenza morbida e umida, che si scioglie in bocca e può essere mangiato anche senza berci qualcosa sopra. E poi così veloce da fare: si frulla e si amalgama e si mette in forno!
Ecco quindi qui la ricetta per realizzare questo cake dal bellissimo colore giallo-arancio.


TORTA ALLA ZUCCA, ARANCIA, MANDORLE (ricetta vegana)

dosi per due plumcake da 20 cm

Ingredienti
       300 g polpa di zucca cruda
       80 g olio di semi
       80 g succo di arancia (o altro liquido)
       90 g mandorle tritate
       150 g zucchero (di canna)
       200 g farina
       50 g fecola
       16 g lievito per dolci
       sale
       scorza grattugiata di una arancia
Procedimento
- Tagliare a dadini la polpa di zucca
- Frullare zucca, olio, succo di arancia fino ad ottenere un mix omogeneo
- Aggiungere sale, scorza di arancia, mandorle tritate finemente e mescolare
- Setacciare le polveri e amalgamare
- Versare negli stampi rivestiti di carta forno
- Cuocere a 170°C per circa 45-50 minuti (prova stecchino)
- Far raffreddare e poi sformare
- Servire cosparso di zucchero a velo oppure guarnito con panna montata (eventualmente vegetale)
Note
Si possono aggiungere 50-60 g di ingredienti "in sospensione": uvetta, gocce di cioccolato, frutta secca tritata grossolanamente, ...
Il dolce è umido e morbido ed ho preferito riempire meno del solito lo stampo da plumcake per non rischiare di ottenere un impasto mal cotto e compatto.


Dopo aver apprezzato la mia colazione con questa fetta di cake così colorata, nella mia passeggiata dalla stazione all'ufficio ho potuto apprezzare anche i colori dell'autunno... ma quante sfumature di arancione ci sono attorno a noi in questo periodo???
Io amo queste tonalità vive e piene di energia.
Con un sorriso,
Eleonora

TORTINE BRIOCHE AL MIELE IN GUSCIO DI FROLLA

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Solitamente i lievitati dolci sono relegati al momento della colazione e merenda oppure, sottoforma di grandi lievitati, come dolci da ricorrenza legati alla tradizione italiana. Perché non provare a trasformare questi prodotti in pasticcini monoporzione adatti ad ogni occasione?
Ecco come è nata l’idea di queste tortine brioche al miele, racchiuse in un sottile guscio di frolla. Possono essere lasciate così, semplici, come golosa merenda mattutina da accompagnare ad una tazza di latte o caffè. Oppure, leggermente inumidite, riccamente farcite di panna e frutta fresca, si trasformano in deliziosi dolcetti da fine pasto e possono trovare posto in un vassoio di pasticcini per una qualsiasi occasione di festa.
La pasta brioche, a lievitazione naturale, è morbida ma abbastanza consistente da poter reggere sia un inzuppo nel latte la mattina, sia accogliere una bagna e una farcitura ricca senza cedimenti. La pasta brioche e la friabilissima frolla sono entrambe a base di miele, per una dolcezza delicata e un accentuato profumo.



TORTINE BRIOCHE AL MIELE IN GUSCIO DI FROLLA 

Dosi per 24 tortine diametro 4/5 cm

I miei tempi/ organizzazione lavoro
Giorno 1: Preparare la frolla e conservare in frigo; rinfrescare due volte il lievito
Giorno 1, sera: Preparare l’impasto brioche, far riposare in frigo
Giorno 2: Formare le tortine (frolla + brioche) negli stampini da muffin e far lievitare
Giorno 2: Cottura, raffreddamento, farcitura
* è possibile saltare il passaggio in frigo e passare direttamente a formatura e lievitazione; occorre allora programmare un rinfresco la sera prima, uno la mattina, e la lavorazione dell’impasto entro il primo pomeriggio.

Impasto brioche al miele

Ingredienti
      140 g lievito madre rinfrescato 2 volte
      200 g uova
      60 g zucchero
      50 g miele delicato (acacia, tiglio, acero,...io Miele al Tiglio Rigoni Asiago)
      330 g farina media forza
      6 g sale
      80 g burro morbido
      1 bacello di vaniglia
      Per la farcitura: bagna (anche un semplice sciroppo al 50% acqua e zucchero), 250 ml panna fresca, frutta fresca a piacere
Procedimento
-Spezzettare il lievito madre nella ciotola dell’impastatrice
-Aggiungere 100 g di uova e lavorare con la foglia per sciogliere un po’ il lievito
-Inserire il resto delle uova, lo zucchero, la farina, il sale
-Quando l’impasto inizia a prendere consistenza, versare a filo il miele continuando a lavorare
-Aprire il bacello di vaniglia ed estrarne i semi con la punta di un coltello
-Inserire i semi di vaniglia nell’impasto e metà del burro
-Lavorare fino ad assorbimento del burro
-Inserire la seconda parte del burro e lavorare finchè la massa appare incordata (legata, liscia, forma il velo) (foto 1 e 2)
-Fermare la lavorazione, arrotondare sul piano di lavoro, mettere in una ciotola coperta da pellicola
-Far riposare a temperatura ambiente un’ora e poi riporre in frigo* per 12/24 ore (facoltativo ma consigliato)
-Tirare fuori dal frigo e tenere a temperatura ambiente un’ora
-Spezzare in 24 porzioni da circa 30/35 g
-Formare a pallina roteando l’impasto contro il piano di lavoro sotto il palmo di una mano
-Adagiare all’interno del guscio di frolla (** ricetta a seguire) (foto 3)
-Coprire con pellicola per alimenti e far lievitare al raddoppio (5/6 ore)
-Cuocere a 180°C per 20 minuti, finchè la brioche appare gonfia e ben dorata
- Far raffreddare
A questo punto si possono conservare le tortine come merenda da colazione, ben chiuse in un contenitore.
Oppure si possono creare dei pasticcini: tagliare la calotta superiore di ogni tortina, inuzuppare leggermente di una bagna a piacere (alcolica o non), farcire con abbondante panna montata, decorare con frutta fresca (perfetti i piccoli frutti: fragole, lampini, mirtilli, ciliegie,...).

** Pasta frolla al miele

Ingredienti
      230 g burro
      110 g zucchero
      60 g miele delicato (acacia, tiglio, acero,...)
      450 g farina per frolla
      50 g uova
      Un pizzico di sale
      250 g confettura fragole o albicocche
Procedimento
-Tenere burro e uova a temperatura ambiente un paio di ore
- Lavorare burro e farina fino a formare un composto sabbiato
-Aggiungere zucchero e sale e lavorare brevemente
-Inserire uova e miele e lavorare brevemente fino ad avere un composto omogeneo
-Far riposare in frigo per almeno 2/3 ore, formando un panetto e avvolgendo in pellicola per alimenti
-Quando è giunto il momento della formatura delle brioche, tirare fuori dal frigo
- Stendere sul piano leggermente infarinato, ad una altezza di 3 mm circa
- Coppare in dischetti con diametro di 2 cm maggiore del fondo dello stampo da muffin
- Foderare ogni cavità facendo aderire bene la frolla
-Stendere sulla base un cucchiaino scarso di confettura (10 g circa)
- I gusci sono pronti per essere riempiti con le palline di brioche...

E con queste golose piccole brioche al miele, partecipo al contest di Rigoni Asiago: "Belli da vedere, sani da mangiare"


Una tazza calda tra le mani ed una brioche al miele per goderci rilassati anche il freddo dell'inverno.
Eleonora

DESSERT PISTACCHIO-MASCARPONE-LAMPONI

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In questi giorni di festa può capitare di organizzare una cena tra amici, di decidere all'ultimo momento di invitare qualcuno a casa, o di essere invitati ... E se per chiudere in bellezza, offrissimo un delizioso dessert al piatto invece che la fetta di panettone che regna sovrana sulle nostre tavole in questo periodo?
Ecco qui una preparazione facile, abbastanza veloce, davvero gradevole alla vista e soprattutto al palato. Trovo che l'abbinamento tra pistacchi e lamponi sia davvero azzeccato e raffinato, quindi perfetto per questi giorni di festa. La golosità e cremosità del mascarpone si sposa perfettamente con questi due ingredienti.



DESSERT PISTACCHIO-MASCARPONE-LAMPONI

dosi per 10 dessert quadrati 7cm x 7cm

Biscuit al pistacchio

Ingredienti
       200 g uova
       120 g zucchero
       70 g pistacchi in farina
       60 g farina
       1 pizzico sale
Procedimento
- Accendere il forno a 180°C
- Separare i tuorli dagli albumi
- Montare i tuorli con metà dello zucchero
- Unire le polveri
- Montare gli albumi e unire al resto
- Coprire la teglia con carta forno o un tappetino in silicone
- Stendere sulla teglia del forno (misure 40 cm x 30 cm) aiutandosi con una spatola lunga
- Cuocere per circa 15' (deve leggermente dorare); togliere subito dal forno sennò secca troppo
- Coppare nela forma desiderata; io quadrato di 7cm
- Dopo il raffreddamento, può essere conservato qualche giorno ben chiuso

Montaggio del dessert

Ingredienti per 10 dessert
       20 quadrati di bisquit
       200 g confettura lamponi
       400 g mascarpone
       40 g zucchero
       200 g lamponi
       30-40 g pistacchi in farina
       zucchero a velo, pistacchi  
Procedimento
-  Montare brevemente mascarpone e zucchero; inserire nella sac a poche con beccuccio liscio (o altro a piacere)
- Posare metà delle basi di biscuit su un piatto
- Coprire ognuna con un paio di cucchiaini di confettura
- Farcire con ciuffi di mascarpone
- Posare sopra ils econdo biscuit e premere leggermente
- Decorare a piacere con zucchero a velo, lamponi freschi, polvere di pistacchi, pistacchi interi
- Conservare in frigorifero fino al momento del servizio

Questa ricetta è per il contest Mamma Ilaria foodblogger , bellissimo contest organizzato con la collaborazione di Aroma Sicilia.


E io vi saluto con il colore allegro di questo pistacchio!
...Eleonora

CUBAITA O GIUGGIULENA (croccante al sesamo)

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Stasera mi sono goduta una piacevole passeggiata a Verona, ancora illuminata con le luci del periodo natalizio... Vero, spesso eccessive...ma ammetto che mi piace vedere le città e le case decorate di luci, in un'atmosfera che trovo magica.
Il mio albero di Natale proprio per questo solitamente resta addobbato anche dopo l'Epifania. Mi piace così tanto la sera vederlo illuminato! E solitamente dopo l'Epifania si prosegue anche nel mangiare dolci natalizio, per esempio i panettoni che ho preparato numerosi o altri dolcetti tradizionali mai fatti prima che mi piace provare.
Proprio come quello di oggi! Squisito "croccante" scoperto tra le pagine di Camilleri e che mi ha permesso di scoprire che esiste in versioni diverse e anche al di fuori della Sicilia. Pare risalire alla dominazione araba, in alcuni luoghi è a base principale di mandorle, altrove di sesamo (ho trovato interessanti informazioni in questo sito).
Mi piace leggere le storie di Montalbano. Inizialmente era stato difficile comprendere la scrittura di Camilleri così ricca di espressioni siciliane, ma mi ci sono abituata presto ed anzi ora apprezzo la forza espressiva dei suoi testi. E spesso come in questo caso ho imparato frasi nuove, modi di dire, cibi, abitudini,... Da "la prima indagine di  Montalbano":
"Certo che lo conosco. Ma non c’è da gloriarsene, a conoscerlo. Ci sono andato una volta con Livia, tanto per provare, e m’è bastato e superchiato. Scruscio di carta e cubaita nenti. Cammareri eleganti, servizio discreto, inappuntabile, posateria lussuosa, conto da infarto, ma quanto al dunque, alla sustanza, servono piatti che parino preparati da un cuoco in stato di coma irreversibile.”
Scruscio di carta e cubaita nenti. Rumore di carta e cubaita niente. Camilleri stesso spiega ne "il Gioco della Mosca" che "il detto viene adoperato a indicare qualcosa di bella apparenza ma di nessuna sostanza". E addirittura ho scoperto che ha scritto un elogio alla cubaita di cui mi ha colpito la frase "Ti invita alla meditazione ruminante. Rende più dolce e sopportabile l'introspezione che non sempre è un esercizio piacevole. Alla dolcezza del miele mischia l'"amarostico" delle mandorle tostate e il ricordo del verde attraverso il pistacchio. Diventa così una sorta di filosofia del vivere."
E da una parola si scoprono così tante cose...e un "croccante" buonissimo che vale la pena sgranocchiare.
Io ho deciso di prendermi una licenza poetica rispetto a quanto descritto da Camilleri, incuriosita dal provare la versione con semi di sesamo, meno dura e dal sapore inconfondibile.


CUBAITA o giuggiulena o cubàita o cubbaita..

Ingredienti
       100 g miele (io di acacia)
       40 g zucchero
       125 g sesamo
       30 g mandorle
       scorza grattugiata di 1 arancia o limone
Procedimento
- Spezzare la mandorle grossolanamente con un coltello
- Mettere miele e zucchero in un pentolino e portare a bollore (circa 150°C)
- Versare dentro sesamo, mandorle, scorza di arancia e mescolare per amalgamare il tutto
- A fuoco medio cuocere qualche minuto per far imbiondire il sesamo, sempre mescolando
- Versare su un tagliere coperto da carta forno, coprire con altra carta forno, e appiattire velocemente usando un mattarello. Io ho scelto di farlo abbastanza sottile, 4mm circa.
- Prima che sia completamente freddo tagliare con un coltello in rettangoli o rombi

Una preparazione veloce veloce, piena di gusto e ricca di storia...e così buona da sgranocchiare!!! E con questa ricetta partecipo a #pagineaifornellicontest di Betulla.

e ora mi abbandono ad una meditazione ruminante!
Eleonora

FROLLINI A TUTTO MIELE..e un pizzico di sale!

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Realizzare biscotti ha qualcosa di terapeutico, o meglio, di rigenerante. Fare l'impasto, stenderlo, formare tante sagome diverse od uguali,  approssimative o geometriche, controllare la cottura, e magari fare qualche decorazione... mi ritrovo a tenermi occupata, a focalizzare mente e mani in una stessa attività, e mi rilasso, e mi rigenero. Ma forse, questa è la magia di ogni attività manuale creativa!
Questi biscottini direi che sono la perfetta comunione della mia attività mentale e manuale...Perchè sono nati da una elaborazione "matematica" di una ricetta: volevo fare una frolla sablè, un po' burrosa, e sperimentare l'uso del solo miele come dolcificante. Come bilanciare gli ingredienti? Ho pensato che il miele rispetto allo zucchero aggiunge anche acqua ed ho cercato quindi di modificare una frolla sablè togliendo i liquidi (tuorli/albumi) tenendo conto del contributo dello miele.
Ed ecco fatti dei buoni frollini tipo shortbread, a tutto miele, poco dolci e leggermente friabili. E per dare loro un po' di sprint, uno spennellata finale di miele in superficie e...tanti granelli di sale. Sale??? Oh sì! Darà quel tocco di sapidità che ben bilancerà burro e miele! Squisito!
Ma naturalmente...le varianti sono tante...e sopra quella spennellata di miele potrete dipingere la vostra opera: zucchero di canna, cioccolato fuso, granella di mandorle,...

FROLLINI AL BURRO E MIELE E SALE


Ingredienti
       150 g burro di ottima qualità
       250 g farina debole
       100 g miele (io di acacia)
       un pizzico di sale
       (a piacere, aromi: vaniglia, scorza limone o arancia)
       per la superficie: miele, sale da macinare, cioccolato, ecc...
Procedimento
- Lavorare burro e farina e sale fino ad ottenere un composto sabbioso
- Inserire il miele e lavorare il minimo per amalgamare la massa
- Posare stra due fogli di carta forno ed appiattire strisciando sopra col mattarello fino a circa 1 cm di spessore
- Far riposrae in frigo un'ora circa
- Stendere ulteriormente fino a circa 5 mm e tagliare le forme desiderate; io ho fatto un rettangolo 20 cm x 30 cm circa e ritagliato semplici rettangolini usando una rotella taglapizza
- Cuocere in forno a 180°C per 15-20 minuti, finchè dorati; tirarli fuori dal forno
- Scaldare leggermente due cucchiai di miele in un pentolino per liquefarlo un po'
- Spennellare abbondantemente i biscotti ancora caldi e far raffreddare
- Cospargere di sale, usando preferibilmente sale da macinare così si avranno granlli fini e grossi; oppure decorare a piacere con altro

Con questa ricetta partecipo al contest “Un Natale di biscotti al miele” proposto dal blog Dolcemente Inventando, premiato da Mielizia e dalla redazione di PiùDolci e PiùCucina.
 

Ed oggi, mettiamo tanto miele, ed un pizzico di sale!
...Eleonora
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